Augmented Interaction Method
Al Panzini sbarca il metodo dell'interazione aumentata , che rappresenta la sintesi pratica di diverse teorie pedagogiche applicate in modo innovativo al contesto metodologico didattico dei processi educativi e formativi scolastici contemporanei.
Volendo spiegarne i presupposti e le applicazioni pratiche dobbiamo fare riferimento sicuramente alla teoria del learning by doing di J. Dewey, al metodo Montessoriano applicato però in chiave alternativa alle scuole superiori, al peer to peer di Lancaster, Bell e Pestalozzi, e possiamo tenere sullo sfondo il valore del gioco per l'apprendimento proposto da Rousseau, Piaget, Vjgotsky, Frobel, Decroly, Claparède, Bruner ma soprattutto dobbiamo conoscere bene il credo pedagogico e la pedagogia del Comandante di ineludibile matrice Makarenkiana.
Ancora assume rilevanza che gli alunni si muovono come nel metodo Dada verso classi/ambienti di apprendimento tuttavia organizzate per una didattica pluridisciplinare per competenze oltreché suddivise e incorporate in padiglioni/Ambienti di realtà aumentata totalmente fedeli alle strutture economiche, sociali e culturali del mondo che ci circonda.
Ne è un esempio l'aver allestito in una scuola un Aereoporto ricostruito con tanto di pratiche di imbarco e aereoplano riprodotto quasi fedelmente con all'interno una galley addirittura per il servizio in volo. Ancora si evidenzia l'esistenza di un padiglione centro commerciale con i servizi di bar e tavola calda, con una vera e propria corsia del supermercato con i banconi dell'enogastronomia, della panetteria e della pasticceria con tanto di casse per il pagamento, per la tracciabilità dei prodotti e delle economie e degli utili maturati. Vi è un albergo/villaggio turistico con delle stanze per il pernottamento e tutti i servizi room-in come in una nave da crociera, uffici turistici di agenzie e tour operator, centri direzionali per la logistica e l'approvvigionamento, servizi per il sociale, per la sostenibilità ambientale e per il terzo settore e tanto altro, tutti quanti costruiti nei minimi particolari e dotati di tutte le tecnologie e i software applicativi più moderni utilizzati quotidianamente nelle realtà sociali, culturali e produttive.
Il Panzini che rappresenta infatti la prima sperimentazione pratica riuscita del metodo della interazione aumentata vanta infatti diversi padiglioni sia dell'aerea generale, che professionale e tecnica, dove tutte le aule didattiche di realtà aumentata, sono state pensate, affrescate e personalizzate con grafiche e contenuti specifici scolastici e nuclei fondanti che grazie alle eccellenti grafiche realizzate dalla geniale prof.ssa Susanna Callari colorano tutte le pareti di una intera scuola in un connubio elegante di colori, emozioni e giardini.
Le stesse aule didattiche della conoscenza hanno descritte all'esterno - dunque prima dell'accesso - le esatte conoscenze abilità e competenze per le quali il corpo docente e gli alunni tenteranno una volta dentro l'apprendimento significativo.
Infatti gli ambienti sono stati pensati e suddivisi proprio per metodi e tecniche di apprendimento- insegnamento e sono stati personalizzati e dunque dotati singolarmente di strumentazione ed arredi specifici per svolgere Debate, cooperative learning, lezioni frontali, problem base learnining, outdoor learning, e tutte le varie metodologie didattiche sia più classiche che innovative.
Vi sono pertanto ambienti per le conoscenze, altri per lo sviluppo delle abilità , e infine interi padiglioni traguardati alle macro competenze ai macrosettori produttivi nonché ai diversi codici ATECO.
Anche i corridoi (che collegano le aule rappresentano il trait d'union tra i singoli ambienti destinati alle singole conoscenze e abilità ) sono anch'essi ambienti di apprendimento significativi per il coordinamento e lo sviluppo di macro competenze. In questi gli alunni attraverso le pratiche del peer to peer si contaminano tra loro e dirigono intere progettualità verso il raggiungimento di specifiche competenze macro, tutte collegate tra loro e che pongono lo studente in una condizione di padroneggiare interi profili professionali agganciati ai settori produttivi e ai codici ateco. Insomma non vi è più differenza tra scuola e lavoro. La giornata professionalizzante istituzionalizzata a scuola rappresenta una giornata di apprendimento lavorativo a scuola. Il pcto non è più qualcosa di scollegato dalla didattica e aggiuntivo o da intendere a completamento dello sviluppo del curricolo, ma al contempo diventa una giornata integrata dove lo studente compie performance misurabili attraverso video, foto e altro che ne certificano l'effettivo raggiungimento di competenze acquisite e perfettamente certificabili e misurabili.
Lo studente infatti completa attraverso le esperienze in tutte le realtà aumentate sopra descritte -dunque in tutti i padiglioni e in tutti gli ambienti-, il proprio curriculum reale ma digitale che va ad alimentare un cruscotto informativo digitale che viene chiamato eduverso/e-portfolio delle competenze. Il profilo dell'alunno infatti con cinque video, cinque foto e cinque documenti si compone e completa di tutte le performance individuali della alunno. Viene a registrarsi pertanto un vero e proprio e-portfolio delle competenze certificate dalla scuola. Il portfolio dello studente è addirittura consultabile dalle aziende attraverso l'interrogazione di un sistema di interscambio presente nell'eduverso e che permette l'immediata possibilità per le aziende e per gli studenti di mettersi in contatto immediato proficuo. Da qui il nome e-portfolio dello studente.
Il metodo dell'interazione aumentata pertanto in parallelo alle attenzioni contemporanee poste nello sviluppo delle intelligenze artificiali pone nuovamente il bambino lo studente e l'essere umano al centro del processo di apprendimento - insegnamento gettando le basi di un nuovo protagonismo dell'individuo e della persona- in tutte le sue diversità ed unicità -in contatto costante con l'ambiente educativo circostante che ovviamente non può essere distante dalla realtà vissuta anche se virtuale e dal quale ne deve prendere energia ed esperienza. La studentessa ad esempio apprenderà l'inglese parlando al bar della scuola, interagendo con dei clienti veri che possono essere professori o ospiti esterni espressamente invitati, e nel fare ciò sarà accompagnata dall'insegnante di alimentazione prima da quello di Inglese dopo come anche da quello di economia che lo supporterà nella gestione economica del food cost e delle casse nonché dei metodi di pagamento dunque anche dal docente di informatica che nelle proprie ore a disposizione gli presenterà tutte le potenzialità dei software applicativi di monitoraggio e di gestione. Di tutte le sue attività pratiche lavorative a scuola in tutti i diversi padiglioni professionali la studentessa alla fine avrà alla fine video e foto che riprendono le proprie performance e che ne permettono la misurabilità oltre che l'effettiva certificazione concreta delle competenze.
Se nella scuola c'è un aeroporto, una corsia del supermercato, delle celle frigo o anche una biblioteca, il metodo dell'interazione aumentata è sempre lo stesso: Lo studente applicherà quotidianamente le proprie conoscenze in un contesto reale aumentato e per esempio nel caso dell'aeroporto interagirà con il viaggiatore in lingua straniera, controllerà i reali documenti di viaggio dello stesso e pratichera' veramente le procedure di sicurezza in volo offrendogli tutti i servizi di welfare abituali come per le situazioni della realtà circostante.
Di tutto questo Senigallia ringrazia il Dirigente Alessandro Impoco ideatore del metodo dell'interazione aumentata che già in tre anni ha creato molteplici effetti positivi per tutti gli alunni e per tutte le attività produttive del territorio nonché ha innovato sensibilmente tutte le metodologie di insegnamento utilizzate producendo così notevoli risultati concreti. Il Panzini n'è un esempio di eccellenza. Veniteci a trovare!